Se io dovessi riassumere un momento di shopping nel mondo Abercrombie, direi “perfezione e contrasto”.
Perfezione di un ambiente prima. Poca luce, immensi quadri sui muri con colori scuri, giochi di trasparenza grazie alle scale di vetro, piani labirintici. Si, si è già lontano dallo standard europeo spaziosissimo e molto luminoso.
dipinti scuri e scale di vetro |
Perfezione di uno staff sopratutto. Solo modelli, stesso stile di bellezza, stessa “divisa” che mette in valore corpi ideali, stessi movimenti di ballo per accogliere il cliente in musica : il modello Abercrombie sarà lo stesso dall’inizio alla fine. Dai modelli rappresentati sulle pareti, ai cassieri, passando dai commessi, tutti rappresentano il target giovane, bello e alla moda, che prova ad attirare la marca.
Apertura del negozio Abercrombie & Fitch a Parigi il 19 maggio 2011 -Champs Elysées |
Contrasto infine di un modo di communicazione. La lingua di accoglienza è l’inglese. I modelli salutano il cliente con una frase basica “Hey what’s going on?” prima di adottare la lingua locale per proporre il loro aiuto. La communicazione è offensiva, alla cassa vi si è ricordato prima di tutto che “We’re also on Facebook”, sempre in inglese. E se abbiamo l’impressione di parlare con macchine, l’impressione che ne risulta è forte e efficace lo stesso.
Uscire da un negozio Abercrombie è come atterrare dalla quarta dimensione. Cambiamento di orizzonti, allucinazione e seduzione si mischiano per creare un sentimento indescriptibile. Un sentimento che ci spinge però a rifare il viaggio. Perché il modello è così diverso dai negozi europei che sembra che una parte dell’America arrivi fino a noi. E sappiamo tutti che il sogno americano fa vendere, da sempre e forse per sempre.
In diretto da Milano, Blondyn_Bubble
(tradotto dal francese da Blondyn_Bubble)
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