mercoledì 5 dicembre 2012

3 cose che mi fanno odiare (un po') l'Italia

Se mi seguite sapete che vivo a Bologna. Adoro questa città, l'Italia, voi italiani, ma devo confessarvi che non è sempre il caso ! Per questo WYSIWYG Wednesday ho voluto condividere con voi un po' della mia esperienza, insomma dirvi un po' come da francese percepisco il vostro paese.

"Ooooh prof siamo arrivati ! Siamo arrivati! Siamo in Italia, Italiaaaaaaaaa !!!" : Io a 17 anni quando gridavo la mia gioia alla mia professoressa d'italiano.
"Ah bene ! le banche italiane..per prendere soldi sono proprio all'avanguardia !" : Io oggi.
Questa mattina sono andata a versare un assegno sul mio conto. E per versare questo assegno sul MIO conto ho dovuto pagare 12,25 € di spese di commissioni. E' in questo tipo di situazioni che odio (un po') l'Italia. E' anche in questo tipo di situazioni che INEVITABILMENTE inizio a pensare a tutte quelle frasine che ho spesso sentito e che mi hanno spesso irritata.

1.In Italia la Francia = Parigi.  
"Ah ma sei francese ? Che bello, mi piace tanto Parigi !" Per una che come me viene di Bordeaux, non è proprio un complimento, soprattutto quando so quanto siete sciovinisti..oops scusate regionalisti (o chissà anche entrambi !). Lo siete talmente che a meno di 10 chilometri riuscite ad odiarvi. So che la gente in Emilia-Romagna ha un accento molto particolare e so distinguerlo dagli altri per la sua zeppola. Pero' non chiedetemi di fare la differenza tra un romagnolo e un emiliano ! Per me gli emiliani e i romagnoli parlavano nello stesso modo finché un giorno un mio amico di Cesenatico (un romagnolo quindi) si arrabbio' mentre gli stavo dicendo che non percepivo nessuna differenza tra l'uno o l'altro. Quindi non voglio nemmeno immaginare le reazioni se a un napoletano o a un toscano do del romano ! 
Amici italiani, se siete cosi attaccati alle vostre regioni, sapete che noi francesi lo siamo anche, quindi ridurre il nostro paese a Parigi è un po'..direi..riduttivo.

2. Lo spirito di 1789, perché siamo francesi siamo gli eredi della Rivoluzione.
"Ma siete tanto rivoluzionari ! Non c'è mai un giorno in cui non si sente che state protestando !" Allora questo era il caso nel 1789 e nel 1848. So' che il periodo rivoluzionario francese ha toccato molto l'Italia. La prova : perché non ne abbiamo abbastanza dei nostri autori impazziti per 1789, mi sono pure dovuta assorbire quelli italiani come Giuseppe Parini o Ugo Foscolo, che anche loro affascinati da questo periodo, hanno saputo produrre mattoni che rendono malato ogni studente di letteratura italiana.
Adesso non vorrei deludervi ma vi devo confessare una cosa : il vento rivoluzionario ha smesso di soffiare un'eternità fa. Da noi, rivoluzione significa sciopero, e la SNCF (l'alter ego francese di Trenitalia) è diventata la campionessa della rivoluzione facendo uso del suo diritto di sciopero durante i momenti più cruciali dell'anno : Pasqua, Natale, Ognissanti ecc..
Tutto questo per dirvi che il nostro spirito di 1789 lo potete anche mettere nel dimenticatoio !

3. Il francese è una bellissima lingua per cui sono diventata un burattino parlante.
"Il francese è veramente una bella lingua, ma al liceo avevo un professore da schifo quindi non mi ricordo quasi niente, aah si aspè qualche verbo te lo so coniugare ! Ma non puoi dirmi qualche cosa in francese ? E' una lingua cosi bella !" Sarà sicuramente la frase che ho sentito di più. E molto spesso quando mi decido a dire qualcosa di ridicolo tipo "Bonjour..je m'appelle..." (Ciao..mi chiamo..) si finisce sia con un "aspetta parli troppo veloce !" o sia con un "vabbè intanto non capisco un tubo ma mi piace lo stesso !". Ma adesso mi sono decisa, la prossima volta che uno mi chiederà di parlare francese gli recitero una poesia di Paul Verlaine, cosi almeno avrà sentito una cosa più intelligente E bella. 


Ah, amici italiani non vi preoccupate che ho anche belle cose da dirvi sulla mia cara patria quindi non vi perdete il prossimo articolo !


Tutto questo è tratto dalla mia esperienza di francesina in Italia, se vivete a l'estero (o l'avete fatto) mi piacerebbe leggere le vostre esperienze nei commenti oppure potete anche mandarmi una mail !




5 commenti:

  1. Posso dirlo? A me i francesi mi stanno sui ....
    Però poi magari ti conosco e mi ricredo :D

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  2. Si si puoi dirlo ahahaha, so che un nostro grande difetto è il nostro orgoglio, abbiamo la puzza sotto il naso quindi so che ad altri non piacciamo per quel motivo ;).
    Aspetta il prossimo articolo che sarà sui francesi e vedrai che non sono cosi' "patriotica".

    Shug

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  3. Comprendo la tua irritazione. La storia che i francesi sono rivoluzionari e hanno da ribellarsi ogni giorno su tutto, onestamente la sento per la prima volta.
    Il punto sulle banche infastidisce anche me e sono italiana. Se voglio usare il bancomat all'estero, devo pagare 7€ per ritirare i miei soldi: sette euro, capisci???
    Quanto al limitare Francia = Parigi, purtroppo è un errore di molti. Io della Francia ho visto solo Parigi, però vorrei andare tanto in Provenza e so che è una cosa totalmente diversa. Sulla lista di città francesi da visitare ci sono Bordeaux e Lione. E poi mi manca anche la Costa Azzurra e chissà che altro!
    Però ti assicuro che il problema dei dialetti che tu argomentavi, ce l'ho anch'io con gli italiani.
    In college a Londra anni fa ero in vacanza studio e quando la gente sentiva che ero toscana, mi chiedeva di dirgli "La coca cola con la cannuccia corta corta" in fiorentino. Quando io spiegavo che a Pisa la C la pronunciamo e la nostra inflessione non ha nulla a che vedere col fiorentino, le persone mi guardavano tra lo sconvolto e il deluso.
    Noi non solo siamo attaccati alla nostra regione, ma in ogni regione ci sono più dialetti, cadenze e inflessioni, non solo uno. Quindi tranquilla: il problema non è solo quando guardiamo all'esterno, ma è ben presente anche in casa nostra ;)

    baci G.
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  4. Per caso passavo di qui. Guarda io non sono mai stata in Francia ma su queste cose all'italiana concordo anch'io.. concordo sulla cosa dei bancomat..secondo me è irritante anche solo pagare 3 o 5 euro se non ritiri dalla tua banca, figurati perdere 10-15 Euro.. Per il resto, quale studente di turismo, io stessa quando penso alla Francia penso subito a Parigi, ma so che la Francia è grande e custodisce altri tesori :) Il problema delle regioni secondo me allude a tante altre questioni..in italia o si odia o si ama per dirla tutta.. per la questione dei rivoluzionari, non l'avevo mai sentita ;)

    Se ti va passa a salutarmi :)
    Buona serata, Elena

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  5. @Greta e @Elena,

    Grazie dei vostri commenti.

    Greta :
    So bene che il discorso dei dialetti è ben più complesso che come l'ho espresso nel mio post, partite del fatto che ho tradotto l'articolo scritto per un pubblico francese all'origine, quindi spiegare a loro quello che mi hai detto risulta nei fatti difficilissimo. Ci ho provato anche io con i miei amici francesi ma è difficile concepire tante diversità culturali e linguistiche per chi vive in un paese in cui tutto è stato "regolarizzato" con la scuola 3 secoli fa. Noi abbiamo i baschi, i corsi e bretoni che provano a conservare i loro dialetti ma è molto difficile.
    Ma posso capire la difficoltà a spiegare queste diversità poiché nel paese di mia madre (il Camerun) si parlano più di 300 dialetti !

    Elena :
    Per la questione dei rivoluzionari, l'ho sentita maggiormente tanto dagli italiani che hanno vissuto in Francia. Tanti di quelli che ci hanno vissuto associano il fatto che ogni volta che una cosa non va, noi diciamo la nostra al governo, lo facciamo sapere e tanti ci idealizzano per questo. Parla anche qua la studentessa di scienze politiche circondata da italiani ;). Non intedevo fare un generalizzazione con questo articolo poiché si tratta della mia esperienza, so che altri francesi non la vedono come me, ma è bello di sentire che su alcuni punti ci ritroviamo francesi ed italiani :D.

    Baci

    Shug

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