venerdì 23 settembre 2011

Gainsbourg, sulla strada del Parnasso?

    "Se parliamo bene di Serge Gainsbourg, qualcuno mi potrebbe dire, per favore, come "Lemon Incest" puo essere considerata arte? Sono confusa." Fù la reazione di Courtney, una delle nostre lettrici, dopo aver visto sulla nostra pagina Facebook, il video di "Comic Strip" che Serge Gainsbourg canta con Brigitte Bardot. Devo dire che questo commento ha soffermato la mia attenzione perché per me Gainsbourg è un paroliere di genio. Ovviamente conosco "Lemon Incest", ma non è LA canzone che citerei come riferimento nel repertorio di Gainsbourg. Prima perché le parole mi disturbano, poi il video mi mette a disagio, non per dire è comunque riusito a erotizzare sua figlia ! E per finire non vado matta né per i ritmi degli anni 80 né per Gainsbarre. In altri termini, Gainsbourg provocatore certamente si ; ma Gainsbarre provocatore assolutamente no.

     La provocazione, una caratteristica di Gainsbourg che gli ha portato successo come incompresione, e ammirazione come disprezzo. Se in Francia è riuscito a turbare tanta gente, io compresa, figuratevi oltreoceano ! La domanda di Courtney, giovane americana, non avrebbe di conseguenza dovuto sorprendermi. Avrei dovuto capire che la sua percezione fosse diversa data la sua nazionalità. Altro elemento sempre presente da Gainsbourg : il gioco sulla sua immagine. Se nelle sue parole è provocatore, lo è tanto più nel suo atteggiamento. Pero la nostra lettrice essendo americana, più che alle parole (non so purtroppo se capisce il francese), probabilmente la sua attenzione è stata rivolta al personaggio di Gainsbourg. Infatti, a Gainsbourg piace mettersi in scena come mettere in scena le sue canzoni. Di fatto, anche senza capire le parole di "Lemon Incest", il video sé-stesso fa capire di cosa si tratta. Ma come ho detto prima, Gainsbarre provocatore in modo troppo ostentato, ma anche no. Ecco perché risponderei a Courtney, no "Lemon Incest" non è arte, per lo meno è la mia opinione. Preciso comunque che è il video a disturbarmi in realtà. Sicuramente le parole sono quanto importanti pero l'impatto visivo è tale che sminuirerei il senso delle parole.

    Nella provocazione Gainsbourg è molto più sottile. Quando dico Gainsbourg, e non Gainsbarre (notate bene !), parlo dell'artista quasi sempre vestito di un completo nero, rasato, i capelli ordinati, l'aria timida e goffa, chi per darsi importanza ha sempre una sigaretta in mano. Si tratta del Gainsbourg degli anni 60-70.

 
    Goffagine e timidezza, sono due caratteristiche che Gainsbourg riesce perfettamente a sfruttare nella provocazione. Una canzone, basterebbe, secondo me, a riassumere la personalità di quest'artista e quella s'intitola "Les sucettes" (i lecca lecca) : mostra le sue qualità di paroliere, d'interprete come il suo gusto per la provocazione. La canzone ha un aspetto apparentemente carino per la melodia che potrebbe sembrare sempliciotta, come le parole raccontando la storia di una ragazzina che si chiama Annie a cui piacciono i lecca lecca all'anice. Vi lascio guardare il video per rendervi conto di cosa dico :
    

france Gall Gainsbourg Les Sucettes di bisonravi1987

    France Gall ha 19 anni quando interpreta "Les sucettes" che Gainsbourg ha scritto per lei. Giovane, dolce, la frange sempre ben pettinata e dotata di una voce cristallina, France è il ritratto della ragazzina modella, pura. Non è quindi un caso se Gainsbourg le scrive una canzone del genere. Pero, ricordatevi, la caratteristica principale di Gainsbourg rimane la provocazione. Mentre France canta ingenua "Les sucettes" descrive allo stesso tempo una fellatio. Ho scelto apposta questo video perché mette in evidenza che è Gainsbourg a guidare il gioco, e France senza saperlo lo asseconda giustamente perché è ingenua. E proprio Gainsbourg a dirigere tutto grazie alla sua gestualità e soprattutto a suo sguardo : la sta sempre guardando. Vi pregho di portare attenzione allo sguardo che gli lancia al 49esimo secondo e soprattutto al suo sorrisino che significherebbe al mio parere : "Sapessi cosa ti sto facendo cantare piccolina..." (Penso che doveva morire dalle risate silenziosamente, il birichino !)
    Ecco dove secondo me in che consiste il genio di Gainsbourg : nella finezza dei suoi testi, che siano polemici o no. Per uno che considerava la canzone un'arte minore rispetto alla poesia, trovo che merita il suo posto nel Parnasszo, luogo sacro dei poeti. Esagero sicuramente dicendo questo, pero la poesia in qualsiasi lingua rimane un genere difficile perché non è né cantata né parlata ma viene recitata. La sua particolarità consiste di conseguenza nel ritmo e nelle sonorità ed è anche il caso per il genere della canzone. Gainsbourg oltre ad essere un ammiratore di poeti come Paul Verlaine, Guillaume Apollinaire o Charles Baudelaire, era un eccellente artista perché attento alla forma poetica delle sue canzoni. Penso che sia proprio la spiegazione del suo successo fuori della Francia. Anche senza capire il francese, uno straniero puo notare le sonorità e il ritmo nelle canzoni di Gainsbourg.

Shug'A'Very 

Nessun commento:

Posta un commento