Venerdì scorso, mentre camminavo per le strade di Bordeaux, in cerca d’ispirazione per il street style, ho scoperto la ripresa di un film. Si trattava di Thérèse Desqueroux, un’adattazione del romanzo francese di François Mauriac con gli attori Audrey Tautou e Gilles Lellouche nei ruoli principali. L’uscita è prevista per 2012.
Era sulla piazza Pey Berland che si riprendeva l’ultima scena del film, che si svolge nel Café de la Paix a Parigi nel romanzo. Per l’occasione, l’insieme degli attori e delle comparse erano vestiti alla moda della fine degli anni 20, chiamata “anni folli” perché erano appena prima il krach della borsa. Questo periodo fu anche l’età d’oro degli stilisti come Chanel, Poiret e Lanvin... E questa ripresa ci permette di tornare un attimo sullo stile di questo periodo chiave nella storia della moda.
Nonostante il sole, cappelli gavroches e vestito per gli uomini, cappelli a campana per le donne
Il cappello a campana era un simbolo di eleganza negli anni folli. Come lo indica il suo nome, è a forma di campana e si mette molto profondo sul viso, fino alle sopraciglia. Permette di mettere in rilievo il viso e sopratutto occhi molto truccati. Il cappello è il più delle volte fatto di feltro e ornato di una fascia colorata, con fiori o penne e si indossa sopra capelli corti come al solito all’epoca.
Ancora due esempi di cappelli a campana
|
Audrey Tautou, sorridente prima di una presa
Thérèse Desqueyroux di Claude Miller
Piano 144, Sequenza 5, Presa 3
Piano 144, Sequenza 5, Presa 3
Bernard e Thérèse Desqueyroux durante la loro ultima conversazione
In una vita anteriore, Audrey Tautou viveva di sicuro negli anni folli. In effeti, lei che ha già interpretato Coco Chanel al cinema ed è la rappresentante del profumo Chanel n°5 sembra personificare lo stile di questo periodo, le cui parole chiave sono chic, eleganza e modernità (per l’epoca).
Dapprima perché i suoi capelli tagliati alla maschietta sono alla moda all’epoca. Poi, perché rappresenta proprio il chic alla francese naturale per lei ma anché dato da Il favoloso mondo di Amelie, il film francese più conosciuto all’estero. Infine, perché la figura degli anni 20 è sempre snella con la vita molto fine, proprio un ritratto di Audrey Tautou.
|
Nessun commento:
Posta un commento