Questo mercoledi, Blondyn Bubble vi porta a Genova per un viaggio tra luce e ombra, e bellezza apparente e nascosta.
Sono francese, ma ho vissuto un anno in Italia. Ho visto cose tutte più belle le une delle altre. Eppure, più di Roma e le sue meraviglie, più di Firenze e la sua cultura, più di Siena e il suo sole, una sola mi è rimasta nel cuore ... Genova.
Dapprima, i colori della città sono affascinanti. Il sole dà ad essi una vivacità che non ho mai trovato fuori dalla Liguria. Ogni facciata ha la sua tinta particolare e la leggenda racconta che i marinai, tornando di ritorno di viaggio potevano distinguere la loro casa dal mare. Lo sguardo viene attratto da questa varietà di colori ma, invece di creare un insieme chiassoso, la città ci conquista grazie alla sua armonia e alla sua magia.
L'architettura poi. Siamo nel troppo : tutto, dappertutto, ancora, di più. Ma che meraviglia. Ogni edificio ha il suo dettaglio. Siamo in ammirazione davanti ad ogni angolo, ogni finestra, la pietra è ceselata come il pizzo. I trompe-l’œil su ogni edificio nascondono la verità e la città entra in una dimensione quasi magica : ciò che vediamo non è ciò che è davvero, bisogna cercare al di là delle apparenze.
Una città di luce anche. Ancora una volta, la città è doppia. La luce della Piazza de Ferrari, che illumina una fontana maestosa e graziosa, sparisce nelle viuzze della città vecchia.
Mentre il porto è luminoso e colorato, le viuzze che ne escono verso l'alta città sono buie e chiuse. Si può toccare i muri con le braccia aperte e così si entra nella Genova popolare, là dove le lenzuole sono appese alle finestre e dove la luce è lontana in alto.
Una città dell'interno infine. Perché come tutte le città italiane, Genova nasconde i suoi tesori. Ogni chiesa, non importa quanto piccola sia, rinchiude meraviglie. Le viuzze buie sono il teatro di scene di vita interna che sospendono il tempo. Gli edifici hanno delle corti interiori che tolgono il fiatto. Il turista deve quindi trasformarsi in avventuriero. Genova è ancora più bella dentro che fuori.
Un pò come una bella donna.
Sono francese, ma ho vissuto un anno in Italia. Ho visto cose tutte più belle le une delle altre. Eppure, più di Roma e le sue meraviglie, più di Firenze e la sua cultura, più di Siena e il suo sole, una sola mi è rimasta nel cuore ... Genova.
Genova secondo l'arte locale Rappresentazione fatta di ciottoli |
Dapprima, i colori della città sono affascinanti. Il sole dà ad essi una vivacità che non ho mai trovato fuori dalla Liguria. Ogni facciata ha la sua tinta particolare e la leggenda racconta che i marinai, tornando di ritorno di viaggio potevano distinguere la loro casa dal mare. Lo sguardo viene attratto da questa varietà di colori ma, invece di creare un insieme chiassoso, la città ci conquista grazie alla sua armonia e alla sua magia.
Piazza dei truogoli _I colori di Genova |
L'architettura poi. Siamo nel troppo : tutto, dappertutto, ancora, di più. Ma che meraviglia. Ogni edificio ha il suo dettaglio. Siamo in ammirazione davanti ad ogni angolo, ogni finestra, la pietra è ceselata come il pizzo. I trompe-l’œil su ogni edificio nascondono la verità e la città entra in una dimensione quasi magica : ciò che vediamo non è ciò che è davvero, bisogna cercare al di là delle apparenze.
Una facciata in trompe-l’œil sul porto antico |
Una città di luce anche. Ancora una volta, la città è doppia. La luce della Piazza de Ferrari, che illumina una fontana maestosa e graziosa, sparisce nelle viuzze della città vecchia.
Piazza de Ferrari e la sua fontana maestosa |
Mentre il porto è luminoso e colorato, le viuzze che ne escono verso l'alta città sono buie e chiuse. Si può toccare i muri con le braccia aperte e così si entra nella Genova popolare, là dove le lenzuole sono appese alle finestre e dove la luce è lontana in alto.
Le viuzze della città vecchia, tra buio e luce |
Una città dell'interno infine. Perché come tutte le città italiane, Genova nasconde i suoi tesori. Ogni chiesa, non importa quanto piccola sia, rinchiude meraviglie. Le viuzze buie sono il teatro di scene di vita interna che sospendono il tempo. Gli edifici hanno delle corti interiori che tolgono il fiatto. Il turista deve quindi trasformarsi in avventuriero. Genova è ancora più bella dentro che fuori.
Una fontana nella corte interiore del Palazzo Lomellini |
Un pò come una bella donna.
Blondyn_Bubble
che scorci belli e curiosi.
RispondiEliminahttp://nonsidicepiacere.blogspot.com/
Prima volta che capito qui.
RispondiEliminaSono una genovese che ama la sua città, quindi vedere un post dedicato alla Superba è un vero piacere,grazie!
Genova fa parte , ancora, di quei luoghi che il turista medio snobba, preferendo a lei altre città (sicuramente molto belle, ma sempre quelle)quali Venezia, Firenze, Roma e via dicendo; ho persino incontrato chi sostiene che Milano, a mio parere una città deprimente ed antiestetica, sia più interessante e bella di Genova. In realtà questo capoluogo ligure racchiude, come hai detto bene anche tu, luci e colori improvvisi ed affascinanti che non smetterò mai di amare e ricercare nei suoi vicoli e nei suoi scorci inaspettati.Genova non accoglie.Conquista.
Che bello avere lo sguardo di una vera genovese ! Mi piace vedere che non sei stuffata di vedere la tua città perché al solito quando ci si vive, non ci si guarda intorno. Invece no :)
EliminaIl turista medio che va in Italia per due settimana va a vedere Roma perché Roma è Roma. Tutti ne parlano, tutti la vogliono vedere. Ma quando parlo dell'Italia qui in Francia, non faccio pubblicità per Roma ma per Genova. Di sicuro non per Milano che non mi è piaciuta per niente. Eccetto la piazza del Duomo, ovviamente.
Ma mi tengo questa frase "Genova non accoglie. Conquista" perché è giustissima.
Blondyn_Bubble