Come
ogni volta che vedo un post di Greta di In Moda Veritas su Bloglovin'
clicco e leggo.
Questa
volta stavo leggendo un articolo della sua rubrica Inspiration. Greta
attraverso questa rubrica ci presenta le donne che secondo i suoi
gusti nel vestiario la ispirano. Questa volta si trattava di Solange
Knowles. Fino a qui, non c'era nessun problema. Guardo le foto senza
tanto badare alle tenute che indossa perché Solange mi piace a
prescindere , trovo che in quello che indossa si esprimano la
sua personalità e femminilità. Non sono le sue tenute che mi
interessano, più che un'icona di stile, la considero un'icona della
femminilità. E per me se c'è qualcosa che rappresenta la
femminilità in una donna sono i capelli (o la loro assenza).
Solange ha cambiato tante volte il taglio di capelli ma quello a cui sempre torna è la sua chioma afro. Insomma i capelli senza trecce o non lisci o non nascosti sotto una parucca che ci viene cucita su trecce fatte con i nostri capelli. E appunto Greta nel suo post ha scelto più foto in cui Solange ostenta il taglio afro. Leggendo i commenti sono rimasta allibita dalle reazioni di alcune lettrici del tipo « i capelli non li concepisco », « è troppo capelluta », « mi piace come si veste, ma fossi in lei farei qualcosa per i capelli » ecc..Ma fare cosa per i suoi capelli ? Il capello afro è riccio e crespo, è proprio cosi' al naturale. I capelli lisci come si vedono su tante ragazze di colore NON SONO I LORO CAPELLI, il capello afro cresce di più in spessore che in lunghezza, insomma più sono lunghi più sono spessi e poi per mantenerli al naturale come lei lo fa è un vero lavoro che prende molto tempo. E lei l'ha spiegato benissimo in un intervista che gli ha fatto Garance Doré. Farsi le extension significa solo un riposo e protteggere i capelli afro dal freddo a cui non sono abituati.
Sono sicuramente stata sensibile ai commenti (per non dire che mi sono girate le ovaie) perché sono di colore e quindi la chioma afro ce l'ho anch'io. Sono Francese ma con questo particolare che ho radici africane. Da bambina sono stata abituata a sedermi per ore e ore aspettando che mi facessero le treccine, da adoscelente ho iniziato a lisciarmi i capelli perché lo associavo ad un passaggio dall'infanzia all'adolescenza, poi io oggi, 25enne, mi faccio le trecce quando il tempo non è adattato ai miei capelli pero' appena arrivano i bei giorni torno alla mia chioma afro ma non li liscio più. Torno sempre a questo stile perché mi sento al mio agio. Avere extension anche se mi libera dal curare i miei capelli ogni giorno, significa una fonte eterna di forfora, di prurito e di odori poco gradevoli, perché anche lavandoli, lo sporco non se ne va completamente perché bloccato nelle trecce. Lisciarli significa modificare il tuo capello, prosciugarlo e soprattutto sempre prendere il rischio di rovinare il cuoio capelluto per le sostanze che vengono usate nei prodotti.
Se pensate che sono i suoi veri capelli, mi spiace ma anche no ragazzi ! |
A dir
la verità il taglio afro non è parte della cultura africana, sono
le trecce ad esserlo. La storia degli afro-americani e degli africani
è intimamente legata, da una parte perché i primi hanno vissuto la
schiavitù e dall'altra perché i secondi hanno vissuto la
colonizzazione. Non sono li' per giudicare ma so che queste due
pratiche hanno generato la creazione di metodi, negli USA a partire
dalla metà del '800, per lisciare il capello afro e renderlo simile
al capello occidentale, ma hanno anche fatto apparire il taglio afro
negli 60, epoca di lotta dei diritti civili per gli afro-americani e
periodo di indipendenza sul continente Africano. Il taglio afro in
questo contesto rappresentava per l'uomo di colore, americano o
africano, la sua identità, la sua fierezza, c'era quindi un
significato politico-sociale dietro un semplice taglio che noi oggi
consideriamo un ridicolo fatto di stile.
Julia Sarr Jamois |
E'
proprio per questa ragione che vederlo calpestato da commenti del
genere mi ha alterata. Ho notato nei primi mesi in cui sono arrivata
in Italia che il mio afro attraeva tanta attenzione sia
postivamente che negativamente, la gente non
smetteva di guardarmi. In Francia non è mai stato cosi', ma so benissimo che
per andare ad un colloquio non mi presentero' mai con un taglio del
genere. Pero' qua in Italia sembro quasi una meraviglia, una cosa che
mi scoccia abbastanza. C'è sempre chi ti chiede di toccare i tuoi
capelli quando hai un afro, cosa che in Francia non è mai successa infatti li' la voglia si è fermata al liceo..e poi viene giustificato con il fatto che l'Italia non ha la storia coloniale della Francia
quindi dovrei considerare normale che la gente mi faccia domande
stupide sui miei capelli o abbia voglia di toccarli. Non c'è la
stessa storia di sicuro ma ci sono i mezzi di informazioni.
L'ignoranza
è un male maligno, ma non la perdono perché oggi abbiamo tanti
mezzi a dispozione per curarcene, soprattutto quando si vive in un
paese come l'Italia che ha elettricità e una connessione internet
efficiente e in cui mi sembra che non ci sia vietato fare ricerche su
Google e scrivere « afro ». Poi vorrei anche fare
presente a chi trova il capello afro inconcepibile che è colpito da una malattia che si chiama razzismo ordinario o primario, insomma
perché sei diverso, sei strano. Perché trovarlo inconcepibile
quando ci è stato dato dalla natura ? Mica io vieto alla gente di
tipo caucasica di andare con i capelli corti, lunghi, lisci o ricci ?
Quindi
no, italiani, su questo punto non vi perdono, curate la vostra
ignoranza.